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Gubbio
G
ubbio, fu importante città umbra (di cui si ha notizia dalle Tavole eugubine ➔ iguvine, tavole). Dal principio del 3° sec. a.C. alleata dei Romani, che alla fine della guerra sociale la eressero a municipio (Iguvium; più tardi Eugubium). Distrutta daTotila (552) durante la guerra greco-bizantina, nel Medioevo divenne Comune popoloso e fiorente; nonostante le lotte interne e la sua partecipazione alle guerre tra il Papato e l’Impero, riuscì a estendere la propria giurisdizione su un vasto territorio. Nel 13° sec. prevalse la parte guelfa e l’importanza del Comune trovò conferma nella presenza in molte città guelfe della Toscana e dell’Umbria di podestà e capitani del popolo eugubini. La città era in signoria a Giovanni Gabrielli, quando Albornoz la conquistò per la Chiesa, intorno al 1360; ribellatasi all’autorità papale nel 1376, per tre anni si resse ancora a libero Comune. Nel 1384 si diede volontariamente in signoria ai Montefeltro: da allora la sua storia si confonde con quella del ducato di Urbino nel quale godette di speciali privilegi.
Ricca di testimonianze archeologiche romane, Gubbio conserva l’aspetto medievale: Palazzo dei Consoli (1332-37, Angelo da Orvieto e Gattapone), ora sede del Museo Civico e della Pinacoteca Comunale; palazzi Pretorio e del Bargello (13° sec.). Fra le chiese, S. Pietro (13° sec.); la cattedrale (13° sec.; facciata del 16°, con sculture del 13°); S. Francesco (1259; rifatta nel 17° sec.); S. Domenico (l’antica S. Martino, 1287); S. Agostino (13° sec.). Il palazzo dei Montefeltro (o Ducale, 1480 ca.) fu eseguito forse su disegni di Francesco di Giorgio Martini. A G. fiorì nel 15° sec. l’arte della maiolica, con Giorgio da Gubbio.

Lago Trasimeno
