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Territorio


Todi

tav_todiLa nascita di Todi è molto lontana nel tempo: la leggenda narra di una maestosa aquila che sottrasse un drappo al popolo dei Veii Umbri per deporlo sulla cima di un colle, dove poi gli stessi Veii decisero di fondare la città a cui venne dato il nome “Tutere” dall’origine incerta, probabilmente significa confine. Da qui lo stemma della città: un’aquila ad ali spiegate che tiene fra i suoi artigli un drappo. Nel XIII secolo viene realizzato il terzo cerchio di mura, quello che ancora oggi si può ammirare e che racchiuse la nuova struttura urbanistica medievale rimasta praticamente inalterata fino agli anni ’70 quando cominciò ad espandersi la parte nuova della città al di fuori delle Mura. Lungo le Mura ancora oggi si possono ammirare Porta Romana, Porta Fratta o Amerina, Porta Orvietana e Porta Perugina. Alla magnificenza di Piazza del Popolo si aggiungono altri bellissimi monumenti come la chiesa gotica di San Fortunato (1400) nella cui cripta è sepolto uno dei personaggi più illustri di Todi: Jacopone da Todi(1230-1306). C’è poi l’isolata e imponente chiesa di S. Maria della Consolazione (XVI sec) attribuita al Bramante ed ancora il Tempio del Crocefisso sul lato opposto della città.

Montefalco

tav_montefalcoForse l’antica Mons Faliscus (o Falliene), distrutta durante le guerre civili del 1° sec. a.C., nel Medioevo ricordata sino alla metà del 13° sec., con il nome di Corcurione (o Coccurione). Devastata dalle milizie dell’imperatore Federico II (1249), risorse a comune fiorente; papa Giovanni XXII vi fece costruire nel 1329 una rocca, che i Trinci di Foligno demolirono nel 15° sec., quando ebbero la temporanea signoria di Montefalco. Tornò poi stabilmente alla Chiesa e fu eretta a città da Pio IX nel 1848. Si conservano parti delle mura di cinta (14° sec.). Il Palazzo Comunale (1270, poi rimaneggiato) ha un portico del 15° secolo. Le chiese di S. Agostino (13°-14° sec.), di S. Chiara e di S. Illuminata hanno affreschi dei sec. 14°-16°; S. Francesco (14° sec.), trasformata in museo, ha opere del Perugino e un importante ciclo di affreschi di Benozzo Gozzoli.

Bevagna

tav_bevagnaBevagna, inserita tra i Borghi più belli d’Italia, è l’antica Mevania, importante centro agricolo e stradale servito dalla Via Flaminia. Forse patria di Properzio, fu diocesi certamente nel 487 e sino alla metà del 9° secolo. Devastata dalle invasioni barbariche nel 6° sec., decadde perdendo anche la sede vescovile; in età longobarda fece parte del ducato di Spoleto. Distrutta nel 1152 da Federico Barbarossa e ancora nel 1249 dal conte di Aquino, capitano dell’imperatore Federico II, risorse nella seconda metà di quel secolo e si eresse a Comune. Devastata nel 1375 da Corrado Trinci signore di Foligno, nel 1439 passò allo Stato della Chiesa, cui rimase fino al 1860, tranne quando (sec. 16°) l’ebbero brevemente in signoria i Baglioni di Perugia. In questa cittadina umbra è stato girato nel 1936 il film Musica in piazza di Mario Mattoli, nel 1972 sono state girate alcune scene del film Fratello sole, sorella luna diretto da Franco Zeffirelli e nel 2007 della fiction tv diRai Uno Don Matteo 6. Da non perdere i mosaici e le bellisseime chiese romane, le mura medievali.

Spello

tav_spelloSpello “Splendidissima Colonia Julia” (Cesare) fondata dagli umbri per poi essere denominata Hispellum in epoca romana. I resti della cinta muraria, molto più grande in passato di quanto possiamo ammirare oggi, attestano la grandezza che ebbe la città, così come i resti archeologici che la circondano. Devastante per Spello fu la discesa in Italia dei Barbari che la ridussero in una povera borgata. Nell’epoca dei ducati venne inglobata nel Ducato di Spoleto, per poi essere trascinata insieme ad esso nella mani del Papato. La cittadina, tuttavia, rimpiangeva l’autonomia donatale in parte dall’Impero Romano, e non tardò a divenire Comune autonomo con proprie leggi. Il periodo comunale perdurò sino a che la famiglia perugina dei Baglioni prese il controllo dell’ormai ex-comune. Nel IV secolo Spello fu sede vescovile e nell’Alto Medioevo fece parte per moltissimo tempo della vastissima diocesi di Spoleto.

Assisi

tav_assisiSituata sulle pendici del Monte Subasio, e’ la citta’ di S. Francesco. Il centro storico medievale e’ organizzato sugli antichi tracciati romani; sulla Piazza del Comune si affacciano il Palazzo del Capitano del Popolo, il Palazzo dei Priori e il tempio di Minerva. Famosi sono il Sacro Convento francescano con la Basilica ampiamente affrescata da Giotto, la trecentesca chiesa di S. Chiara, la chiesa di S. Maria Maggiore con gli affreschi del Pinturicchio e la Rocca Maggiore, disposta su un’altura che guarda sulla citta’. La chiesa di S. Maria degli Angeli custodisce al suo centro la Cappella della Porziuncola, dove fu fondato l’ordine francescano, la cappella del Transito che era in origine la cella dove mori’ S.Francesco, e la cappella del Roseto. A qualche chilometro di distanza si puo’ visitare l’eremo francescano delle Carceri fatto erigere da San Bernardino da Siena nel XV secolo.

Spoleto

tav_spoletoSpoleto, conquistata dai Romani durante la terza guerra sannitica, divenne colonia latina nel 241 a.C. (Spoletium). Con l’invasione longobarda fu capitale di un ducato e, dal 570 al 1230 circa, le vicende della città si accompagnano a quelle del ducato. Incendiata da Federico Barbarossa (1155), risorse presto grazie a papa Innocenzo III. Affermatosi verso il 1230 il dominio della Chiesa su S. e sui territori del ducato, Gregorio IX inaugurò la serie dei papi che vi risedettero. Nel 14° sec. S. fu teatro delle lotte di parte, favorite dai Montefeltro, specie nel 1312, nel 1319 e nel 1324, quando Perugia intervenne a favore dei guelfi, imponendo poi a S. un podestà e costruendovi una sua rocca. Ribellatasi al dominio papale (1474), Spoleto fu ridotta all’obbedienza dal cardinale Giuliano Della Rovere. Dal 1809 al 1816 fu capoluogo del dipartimento del Trasimeno. Nel 1860 fu occupata dalle truppe piemontesi.

Perugia

tav_perugiaPerugia è una delle più belle città etrusche d’Italia. Le sue pietre dai colori caldi, i suoi palazzi maestosi e i continui saliscendi hanno affascinato poeti e pittori di ogni secolo. Il centro storico sorge su una collina e altre colline, visibili in molti punti delle vie cittadine, lo circondano. Il cuore antico di Perugia è un variegarsi di forme, volumi e colori: mattoni, travertino, marmi, colonne, archi, porte, mura che tracciano la sua lunga storia e quella dei popoli e delle civiltà che l’hanno abitata: etruschi, romani, la ricchezza dello Stato Pontificio. Da non perdere: Galleria Nazionale dell’Umbria, che custodisce, tra gli altri, opere del  Pinturicchio, di  Piero della Francesca e del Perugino Museo Capitolare di San Lorenzo, Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria, Museo delle Porte e delle mura Urbiche. L’Arco Etrusco, una delle sette porte delle mura etrusche di Perugia. Palazzo dei Priori, un imponente edificio duecentesco in stile gotico.

Cascata delle Marmore

tav_marmoreLa Cascata delle Marmore, decantata nei secoli per la sua bellezza, appare come una scrosciante colonna d’acqua distribuita su tre salti. Avvolgendo la flora in una nuvola di schiuma bianca, copre un dislivello di 165 metri. Lo scenario svelato agli occhi del visitatore è frutto di oltre duemila anni di lavoro da parte dell’uomo che, a partire dall’età romana, ha tentato di canalizzare le acque del fiume Velino per farle precipitare nel sottostante fiume Nera.

Gubbio

Gtav_gubbioubbio, fu importante città umbra (di cui si ha notizia dalle Tavole eugubine ➔ iguvine, tavole). Dal principio del 3° sec. a.C. alleata dei Romani, che alla fine della guerra sociale la eressero a municipio (Iguvium; più tardi Eugubium). Distrutta daTotila (552) durante la guerra greco-bizantina, nel Medioevo divenne Comune popoloso e fiorente; nonostante le lotte interne e la sua partecipazione alle guerre tra il Papato e l’Impero, riuscì a estendere la propria giurisdizione su un vasto territorio. Nel 13° sec. prevalse la parte guelfa e l’importanza del Comune trovò conferma nella presenza in molte città guelfe della Toscana e dell’Umbria di podestà e capitani del popolo eugubini. La città era in signoria a Giovanni Gabrielli, quando Albornoz la conquistò per la Chiesa, intorno al 1360; ribellatasi all’autorità papale nel 1376, per tre anni si resse ancora a libero Comune. Nel 1384 si diede volontariamente in signoria ai Montefeltro: da allora la sua storia si confonde con quella del ducato di Urbino nel quale godette di speciali privilegi. Ricca di testimonianze archeologiche romane, Gubbio conserva l’aspetto medievale: Palazzo dei Consoli (1332-37, Angelo da Orvieto e Gattapone), ora sede del Museo Civico e della Pinacoteca Comunale; palazzi Pretorio e del Bargello (13° sec.). Fra le chiese, S. Pietro (13° sec.); la cattedrale (13° sec.; facciata del 16°, con sculture del 13°); S. Francesco (1259; rifatta nel 17° sec.); S. Domenico (l’antica S. Martino, 1287); S. Agostino (13° sec.). Il palazzo dei Montefeltro (o Ducale, 1480 ca.) fu eseguito forse su disegni di Francesco di Giorgio Martini. A G. fiorì nel 15° sec. l’arte della maiolica, con Giorgio da Gubbio.

Lago Trasimeno

tav_lagoIl Lago Trasimeno e’ il piu’ grande specchio d’acqua dell’Italia peninsulare, il quarto per estensione in tutta Italia. E’ di origine fluviale e forse in parte tettonica. A forma di cuore, si estende su una superficie di 128 kmq. Le sue acque sono profonde al massimo 6m, ha rive basse, falcate, a tratti orlate da canneti, circondato da verdi colline coltivate a vite e olivo, con appezzamenti ortivi e destinati a piante industriali, insediamenti rurali. Amministrativamente la zona del Trasimeno fa parte dell’Umbria, ma culturalmente e geograficamente e’ insieme Umbria e Toscana; si trova in un’area in cui il confine tra le due regioni rimane indefinito, nella lingua e nel paesaggio, cosi’ come nei sapori della cucina e della tradizione.